Turismo sostenibile, una nuova modalità di vacanza
Report di Sara Gabutti
La difficoltà di comprendere quanto realmente il turismo possa risultare dannoso ai fini di un ecosistema è comune un po’ a tutti noi. Una vacanza è sicuramente un momento di relax, istanti che dedichiamo solamente a noi stessi per poter staccare la spina dal resto del mondo e avere la mente libera, ma questo desiderio di essere coccolati spesso può offuscarci la vista e nascondere i danni che possiamo creare all’ambiente circostante, partendo dalla natura fino alla vita regolare di una città.
Pensiamo semplicemente a quante volte ci scordiamo di spegnere la luce quando usciamo dalla nostra stanza d’hotel sprecando elettricità, quante volte le nostre lenzuola vengono cambiate rispetto a quando ci troviamo a casa, quanto cibo viene sprecato per i buffet e le colazioni internazionali che abbiamo nella sala colazioni ogni mattina.

Così, ogni vacanza diventa un veleno per l’ambiente che ci circonda e non ci offre nient’altro che un semplice vivere il luogo da turista privo di un grande interesse. Quanto realmente assaggiamo del luogo in cui ci troviamo a soggiornare? Quali cibi assaggiamo oltre a quelli prodotti da grandi industrie o da un ristorante internazionale? Quali souvenir compriamo nei negozi adibiti per turisti nelle strade principali della città? Quanta natura vediamo all’interno dei sentieri suggeriti nei piccoli parchi a tema? Quali esperienze possiamo dire di aver provato quando torneremo a casa?
Buone pratiche in vacanza
Partiamo di come potremmo vivere l’intera durata del nostro soggiorno, parlando della stanza o dell’appartamento in cui soggiorneremo. Scegliere una struttura che scelga di sostenere l’ambiente che la circonda può crearci interiormente la paura di trovare dei divieti che ci impediscano di vivere appieno la nostra vacanza, ma realmente quel che potrete godere sarà la totale libertà e qualche suggerimento per cambiare prospettiva.
Utilizzare i prodotti da bagno ecosostenibili regalati dall’azienda per il soggiorno può contribuire ad evitare l’inquinamento delle acque locali. Lasciare che la biancheria da letto venga cambiata ogni 4-5 giorni, così che non sia sprecata acqua. Godere degli interruttori a tempo all’interno delle aree comuni, così da diminuire gli sprechi elettrici. Piccoli gesti che possono cambiare totalmente la percezione della nostra presenza in uno splendido luogo.

Lasciamoci indicare dal personale consigli su cosa visitare in città, quali negozi o locali non potersi perdere. In questo modo si possono andar a conoscere realtà ben diverse da quelle turistiche create nelle vie più frequentate della città, lasciando che sia la cultura e la tradizione a far parte del vostro nuovo viaggio sostenibile per tutta la città.
Anche nel momento in cui si preferisca rimanere nella propria camera, ci sono delle possibilità per rimanere sostenibili nei confronti della città che ci circonda. Possiamo decidere di mangiare in camera, quindi potremmo scegliere di scaricare durante il soggiorno un’applicazione come Too Good To Go che ci consenta di salvare i pasti rimasti invenduti potendo assaggiare dei buoni piatti ad un prezzo inferiore. L’idea di salvare del cibo rimasto invenduto deriva dal fatto che, già normalmente, ⅓ degli alimenti prodotti mondialmente vengono buttati in quanto rimanenza e tramite semplice applicazioni è possibile ridurre al minimo gli sprechi, sostenendo l’economia locale e riducendo l’impatto ambientale. Così, anche un gesto semplice come ordinare del buon cibo, sapendo anche di risparmiare, diventa un gesto che porta solo del bene al nostro pianeta.
Una voce narrante per ogni storia
Riscoprire il piacere di conoscere e vivere un luogo è quello che può affascinarci. Ci affascina l’idea di poterci immergere all’interno di un ambiente in cui si vorrebbe eliminare il termine turismo per sostituirlo con viaggio, dando così un nuovo significato, ma ancor di più ci affascina il poter aprire la finestra per vedere il mondo al di fuori di uno schermo. A volte, non serve necessariamente avere di fronte a sé un televisore o lo schermo di un computer per vedere il mondo che ci circonda, la cultura che lo caratterizza e le persone che ci viaggiano. Alcune volte, non serve nemmeno superare la porta d’ingresso per riuscire a vedere, toccare e provare.

Il bookcrossing è uno dei metodi con cui è possibile vivere l’idea di cultura creata da chi, prima di noi, è passato attraverso quelle stesse mura, dai suoi interessi, dalla sua storia e dal suo viaggio. Poter prendere anche nelle giornate di pioggia un libro e trovarsi ancora immersi nel mondo, potendo così rendere completa quell’esperienza che desideriamo vivere.
La Guest House Portmanteau
La Guest House “Portmanteau” vuole offrire un’esperienza diversa ai turisti, ma anche ai residenti della città in cui si trova, Torino. Il nome di questo luogo si traduce in “Parola Macedonia”, significa letteralmente una parola che è formata dalla fusione di altre due parole differenti tra loro, ma per questa location assume tutto un altro significato. Portmanteau è l’unione di due differenti progetti, quello della ricettività attraverso all’appartamento/mansarda che viene offerto dall’azienda e quello dell’azienda in quanto creatrice di legami con la cultura cittadina. Un taijitu che rappresenta come mescolare alla perfezione il voler sponsorizzare il proprio territorio, spingere una clientela a godersi la cultura e la storia di Torino, senza ferire l’ecosistema che lo compone, aiutando il turista a non essere un peso per Torino.

Ci piace pensare che Portmanteau sia così un luogo innovativo all’interno di Torino dove soggiornare, una fuga dal chiasso della città pur vivendoci all’interno, ma anche un luogo in cui saremo sicuri di poter cambiare la nostra visione di vacanza a favore di una ben più ecosostenibile.
In sostanza, per apprezzare totalmente questa nuova visione del turismo, vi chiediamo solamente di chiudere gli occhi. Abbandonate i pregiudizi, immergetevi nella tradizione, sognate un mondo dove viaggiare non significhi ferire un ambiente, ma piuttosto coesistere con esso.
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