Piano Colao: gli ITS Turismo al centro della formazione di settore

La presentazione del piano

In una video conferenza durata circa mezz’ora, Colao ha esposto al premier le 121 pagine di obiettivi e proposte redatte dal comitato di esperti: un centinaio di proposte operative da cui il governo potrà trarre spunti per il Recovery plan italiano e per il confronto che si aprirà nei prossimi giorni con le parti sociali nell’ambito degli “stati generali dell’economia

Vittorio Colao – Copyright by World Economic Forum / Jakob Polacsek – CC BY-NC-SA 2.0

La struttura del piano

Tre “assi di rafforzamento” per la trasformazione dell’Italia:

  • digitalizzazione
  • rivoluzione verde
  • parità di genere e inclusione

Sei aree fondamentali per la ripartenza dopo il coronavirus: 

  • Imprese e Lavoro
  • Infrastrutture e Ambiente
  • Turismo, Arte e Cultura
  • Pubblica Amministrazione
  • Istruzione, Ricerca e Competenze
  • Individui e Famiglie.

L’Istruzione Terziaria

Tra i suggerimenti c’è quello di creare un canale di istruzione terziaria professionalizzante di dimensioni consistenti: 

“L’Italia – rileva il documento – è l’unico paese dell’Ue in cui sono pressoché assenti percorsi di studio professionalizzanti o cicli brevi, a stretto contatto con il mondo del lavoro”.

Occorre prevedere una gestione distinta e autonoma da quella dei tradizionali corsi universitari, con una significativa partecipazione del mondo delle imprese e del lavoro alla definizione del curriculum di studio e alla docenza.

Il Turismo

Molte le schede dedicate al turismo, a partire della sua definizione come “pilastro” dell’economia italiana.

Il comparto del Turismo Italiano gioca un ruolo centrale per l’economia del Paese (valore aggiunto: 6% del PIL da impatto diretto; 13% del PIL includendo impatto indiretto).

Il comparto del Turismo Italiano gioca un ruolo centrale per l’economia del Paese (valore aggiunto: 6% del PIL da impatto diretto; 13% del PIL includendo impatto indiretto). Viene presentato un Piano di Comunicazione ed anche un Piano quinquennale sul turismo. 

«Sviluppare un Piano Strategico del Turismo, con respiro almeno quinquennale, da aggiornarsi ogni due anni, in modo che sia un irrinunciabile strumento operativo per tutti gli attori della filiera».

Sacra di San Michele – Per gentile concessione di Visit Val di Susa

L’Italia è al 1mo posto come paese ricercato in fase di pianificazione vacanza (dati Google), ma al 5ø posto per numero di visitatori internazionali (62 milioni), dietro a Francia (96 milioni), Spagna (84 milioni), USA (83 milioni) e Cina (74M)», si legge nel testo, che prevede anche la creazione di un «presidio governativo speciale focalizzato sul recupero e rilancio del settore nel prossimo triennio con l’obiettivo di assicurare coordinamento governativo orizzontale e territoriale verticale nel periodo di rilancio».

La Formazione nel Turismo

La scheda 53 del piano è interamente dedicata alla formazione professionale per gli operatori del turismo. Ed il protagonista assoluto della scheda è ITS Turismo!

ASCOM FORM - ITS Turismo - Nuovi open day di presentazione dei corsi

Si legge infatti che è necessario migliorare l’offerta formativa del turismo e potenziarla finanziariamente, per garantire risorse preparate di qualità attraverso un sistema premiante collegato allo standard qualitativo.

E ancora:

  • Rafforzare ed ampliare l’offerta formativa degli ITS del Turismo già attivi e integrati con il mondo delle imprese, ed operanti con almeno il 60% di docenti provenienti dal mondo del lavoro;
  • Ampliare il ruolo di PMI Academy delle 11 Fondazioni del Turismo, con un programma di investimenti e fondi per la formazione iniziale e continua del settore;
  • Aumentare il peso degli stage lavorativi nel curriculum degli studenti, per favorire la formazione diretta e il contatto con il mondo del lavoro.

Un importante riconoscimento per le Fondazioni ITS Turismo, che vedono affermato e sempre più centrale il loro ruolo di stimolo per l’ecosistema territoriale, grazie alla collaborazione di professionisti, direttamente investiti dai modelli di trasformazione ed evoluzione delle aziende turistiche.

Immagine che contiene uomo, giovane, dilegno, tavolo

Descrizione generata automaticamente

Vediamo in dettaglio il contenuto della scheda:

53 | Formazione Turistica

Migliorare l’offerta formativa del turismo e potenziarla finanziariamente, per garantire risorse preparate di qualità attraverso un sistema premiante collegato allo standard qualitativo

CONTESTO

Focus limitato sulla formazione specifica nel comparto turistico:

Livello degli istituti professionali per il Turismo non in linea con le necessità del settore;

Carenza di scuole professionali di livello per Direttori e management del Turismo, come ad esempio École Hôtelière de Lausanne;

Filiera ITS turismo attiva con 11 Fondazioni in Italia.

AZIONI SPECIFICHE

a. Rafforzare il metodo di valutazione dell’operato degli enti formativi, affinché sia possibile stimare l’effetto causale della formazione sull’apprendimento e gli sbocchi lavorativi degli studenti e valutare accuratamente benefici e costi dei corsi delle strutture esistenti.

b. Lanciare campagne di comunicazione su diversi canali con l’obiettivo di rilanciare tra i giovani la percezione delle professioni del settore e attrarre futuri talenti, utilizzando comunicazione ad hoc per promuovere il prestigio e l’importanza del settore.

c. Rafforzare ed ampliare l’offerta formativa degli ITS del Turismo già attivi e integrati con il mondo delle imprese, ed operanti con almeno il 60% di docenti provenienti dal mondo del lavoro.

d. Ampliare il ruolo di PMI Academy delle 11 fondazioni del Turismo, con un programma di investimenti e fondi per la formazione iniziale e continua del settore.

e. Rivedere i programmi degli istituti professionali, con l’obiettivo di sostenere eccellenze nazionali, crearne di nuove, e garantire un’offerta di maggiore qualità, in particolar modo verso i turisti internazionali e i segmenti di fascia medio-alta di consumatori:

− Aumentando il peso degli stage lavorativi nel curriculum degli studenti, per favorire la formazione diretta e il contatto con il mondo del lavoro;

− Ristrutturando i programmi in modo da poter rispondere all’evoluzione del mercato (es. creando offerte formative basate sulla effettiva domanda di imprese).

f. Sviluppare incentivi e programmi di formazione permanente per insegnanti e operatori del settore, per garantire il costante aggiornamento delle competenze e mantenere il livello in linea con le best practice internazionali:

− Lanciando programmi di training per gli insegnanti delle scuole professionali, sviluppati e condotti da grandi catene internazionali, per garantire un costante aggiornamento;

− Istituendo eventi di formazione a tutti i livelli, in modo da diffondere competenze imprenditoriali non solamente all’ingresso nel mondo del lavoro.

La Via Digitale Italiana per il futuro del Turismo

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